Nel nostro modo di respirare riconosciamo la nostra prima, essenziale e vitale relazione di scambio.
Scambio e apertura verso l’esterno e dall’esterno verso il nostro interno.
In questa alternanza interno-esterno si crea quella corrispondenza reciproca che possiamo chiamare allargare lo spazio, non solo del volume d’aria dentro di noi, ma anche lo spazio vitale che riusciamo ad occupare senza essere necessitati dal bisogno di riempirci o di svuotarci, come sospesi in un’estensione continua e libera, che anticipa e segue la necessità del gesto respiratorio.
L’APERTURA, come disponibilità a farci attraversare dal respiro, è quindi una condizione di esistenza prima di essere poi una condizione di conoscenza, ma nel nostro modo di respirare conoscenza ed esistenza si connettono direttamente e reciprocamente ad ogni istante respiratorio.
Ma ogni relazione equilibrata contiene un cedere-prendere, ed è in questo SCAMBIO che possiamo di volta in volta esplorare e trovare la giusta misura.
La giusta misura diviene quindi l’orientamento stesso della ricerca e il modo dello scambio: questo è PRANAYAMA, questo cammino di conoscenza è la via del respiro.